Nella celebre fiaba di Andersen, "i vestiti nuovi
dell'imperatore", un re per assecondare la sua vanità (e per timore di
scoprire di essere stupido) diede mandato a due uomini di confezionare dei
vestiti nuovi, dai colori e dal disegno straordinariamente belli e con la
proprietà di diventare invisibili. Durante i lavori di finta tessitura
sgorgarono a fiumi i complimenti del re e di tutti gli uomini della corte, che
non volevano essere additati come degli incapaci o degli stupidi. Così il re,
acconciato, come per un corteo, con i vestiti inesistenti, sfilò per la città
in mutande finché un bambino esclamò "il re e nudo".
Questa favola è la sintesi perfetta di quello che è
diventata l'Associazione Nazionale di Amicizia Italia - Cuba guidata da un
questurino travestitosi da re che ha fascistizzato un'associazione con 60 anni
di storia.
Si potrebbe obiettare che il baratro si era già toccato
quando ANAIC ha eletto nel 2021 un questurino a Presidente, Marco Papacci, un
dipendente del Ministero degli Interni guidato da un altro questurino, Matteo
Piantedosi. Con la deriva fascistoide che tira in Italia (e nel mondo) il
Presidente questurino Papacci dirà sempre e solo "presente" al capo.
Perché è lo stesso questurino che si camuffava con passamontagna e occhialoni
nascondendosi dietro un albero, per non farsi vedere dai colleghi questurini,
durante la sua 'chiamata alle armi' per contrastare i gusanos di fronte
all'Ambasciata della Repubblica di Cuba o spocchiosamente e orgogliosamente
affermava che se glielo avessero ordinato lui 'caricava' tutti, anche suo
figlio. Come ai tempi del fascismo, il questurino Papacci ostenta servilismo
davanti al potentato di turno, come ha fatto con l'attuale Ministro della
Cultura, Alessandro Giuli.
Dunque, quando abbiamo ricevuto una raccomandata che
iniziava testualmente così: Oggetto: scioglimento del circolo ANAIC Julio
Antonio Mella a cui seguiva il testo "Premesso che da quanto sopra
esposto" (ma non c'era scritto niente sopra, a parte l'oggetto) abbiamo
pensato subito al re nudo di Andersen.
Alle espulsioni palesemente arbitrarie il questurino
Marco Papacci è avvezzo, sempre immotivate o motivate in modo pretestuoso o
sulla base di comportamenti bagatellari. La nostra non è la prima e non sarà
l'ultima di questa gestione fascistoide da parte di un questurino travestitosi
da re, che prevede o la cieca obbedienza o la punizione e la repressione per
affermare la propria posizione di dominio autoritaria e non autorevole. Mai dimenticare il sermone "Prima
vennero" del pastore Martin Niemöller.
Il questurino Papacci - a cui piace occupare poltrone ovunque in violazione dello Statuto ANAIC (Link) - da anni utilizza la calunnia, la
diffamazione e la minaccia, anche attraverso profili fake sui social, come metodo di controllo
per rafforzare il proprio potere, condita di commenti omofobi (contro ad
esempio autorità governative cubane), sessisti, volgari e violenti contro i
compagni e/o gli amici di una vita, come ha fatto con l'ex segretario del Circolo ANAIC Julio Antonio Mella, Franco Forconi testimone
delle sue nozze.
Tutto documentato. Circoli trattati come bancomat, molti
di loro senza soci e mai chiusi, ma perfetti come bonus di entrata da offrire a
potenziali finanziatori, pendenze con il fisco e le banche/posta mai affrontate
e cause legali che prosciugano le casse dell'associazione sottraendo fondi alla
solidarietà con Cuba, iniziative calate dall'alto per favorire prebende alla
corte del re, dai viaggi alla promozione di iniziative autoreferenziali e di
dubbia valenza culturale, politica e solidaristica. Nessuna trasparenza sulle
voci di bilancio, nessuna risposta agli accessi agli atti. 'Copio male e
incollo peggio' è la sua cifra gestionale. D'altronde è incapace di fare un
solo intervento pubblico senza leggere il consunto fogliettino condito di
slogan e banalità avariate. Amichettismo in purezza in perfetto stile
fascistoide, il nemico esemplare di antimperialismo yankee amato dai trumpisti
e che ben delineava Asimov negli anni '80: “C’è un culto dell’ignoranza e c’è
sempre stato... una tendenza costante che si è fatta strada nella nostra vita
politica e culturale, alimentata dall’idea sbagliata che la democrazia
significhi che la mia ignoranza vale quanto la tua conoscenza”. Peccato che
l’ignoranza non sia affatto così meravigliosa perché disintegra, tra l'altro,
tutte le questioni di interesse generale e valoriale come la trasparenza, la
legalità, la democrazia, la collaborazione e la cooperazione.
Non siete voi che ci cacciate, siamo noi che vi
condanniamo a rimanere.
Primo perché sotto il profilo giuridico la delibera che ci avete recapitato è
nulla. Infatti, si tratta di un provvedimento illegittimo già sul piano formale
figuriamoci sui presupposti sostanziali coperti dai vestiti invisibili del
questurino Papacci travestito da re.
Vi condanniamo a rimanere in un'associazione dove non
esiste democrazia interna (che richiede garanzie minime di tutela delle
minoranze), con uno Statuto non rispondente ai requisiti di legge (dunque
impugnabile e annullabile), nemmeno all'Art. 49 della Costituzione, quella
Costituzione declamata, solo formalmente, nello Statuto come principio fondante
di ANAIC, che prevede il non essere allineati "perinde ac cadaver"
alle scelte della direzione e anzi a poterle contestare e criticare, perché le
realtà politiche come ANAIC non sono caserme per questurini.
Vi condanniamo a rimanere in un'associazione in cui non
c'è nemmeno la garanzia del contradditorio prima dell'applicazione delle
sanzioni disciplinari e tutta una serie di garanzie di terzietà e imparzialità
dei membri del Comitato di Garanzia, scelti per ignoranza giuridica ma diretta
emanazione del questurino travestito da re con potere di grazia. La Cassazione è
stata chiara sull'argomento già dal 2008.
Vi condanniamo a rimanere laddove vige l'obbedienza cieca
alla gerarchia di potere, dove sistematicamente il piano di confronto viene
spostato da quello delle idee e delle opinioni a quello dell'aggressione
personale.
Non siete voi che ci cacciate, siamo noi che vi
condanniamo a rimanere. Avrete l'ennesimo circolo vuoto che si sommerà ai
circoli autoreferenziali (sotto la soglia minima prevista per Statuto), ai
circoli silenti (che però lavorano per altre organizzazioni di solidarietà per
Cuba), e ad un numero di militanti ridotto ad una cabina telefonica.
Non scioglierete il circolo fondato dal grande galantuomo Franco Forconi, perché vi serve per alimentare la menzogna a Cuba dei grandi
numeri in perfetto stile fascistoide, con la differenza che i fascisti di una
volta sapevano vestire Roma tutta de cartone pè fasse rimirà da ’n’imbianchino.
Il questurino Papacci non riesce nemmeno a fare quello alle Feste Nazionali
nonostante gli appelli a pagamento alle truppe cammellate.
Non siete voi che ci cacciate, siamo noi che vi
condanniamo a rimanere in un'associazione che non è né aperta, né plurale, né
inclusiva, né visibile e precipitata in una gestione che è una brutta copia, a
tratti volgare, di un Politbüro anacronistico e pieno di cariatidi, incapace di
aprirsi ad un mondo che è profondamente cambiato e in cui la solidarietà tra i
popoli non solo è un’urgenza ma un’emergenza, un sentimento questo che
soprattutto i giovani, che non trovano patria in ANAIC, avvertono
imprescindibile. Cuba più di chiunque altro deve continuare ad essere un
baluardo, un esempio, un faro.
Nel nome dei valori della Rivoluzione, nella difesa della
visione socialista della società, contro ogni dichiarazione di lesa maestà e
avendo sempre presente i valori non negoziabili della legalità e della certezza
del diritto contro ogni forma di deriva autoritaristica, non siete voi che ci cacciate
ma noi che vi condanniamo a rimanere.
Davanti alla sfilata per la città in mutande del
questurino Papacci, noi scegliamo di dire la verità, che "il re è
nudo". Che completi il percorso con tanto di servi che gli reggono
l'invisibile strascico.
Il Circolo Julio Antonio Mella continuerà la sua strada
rivoluzionaria.
Qui di seguito lasciamo alcuni documenti affinché il lettore possa farsi una sua opinione.
______________________
LETTERA INVIATA IL 29 OTTOBRE 2023
Alla c.a. del Presidente del Comitato di Garanzia, ALMA MASÉ, con preghiera di inoltrarlo ai componenti del Comitato di Garanzia, Mauro Avello e Sergio Zappa, non essendoci sul sito ANAIC alcun indirizzo email del Comitato di Garanzia.
Spett.le Comitato di Garanzia,
Ci vediamo costretti a ricorrere a Voi (in qualità di organo dirigente preposto alla tutela dei principi ispiratori, degli scopi, delle regole di funzionamento di ANAIC, della democrazia interna e dell’attuazione delle disposizioni e delle regole dello Statuto per una corretta interpretazione e attuazione delle norme) al fine di chiedere un parere sulla seguente questione.
PREMESSO CHE
Il circolo ANAIC Julio Antonio Mella di Roma ha da poco più di un anno eletto un nuovo Segretario e un nuovo Direttivo.
Il circolo ANAIC Julio Antonio Mella ha sempre operato, con la nuova direzione, nel rispetto degli scopi dell’Associazione come previsto dall’art. 2 dello Statuto per lo sviluppo dei rapporti internazionali di amicizia, di solidarietà e di cooperazione con il popolo cubano, nel rispetto Costituzionale dei due paesi.
Tutte le iniziative sono state ispirate agli ideali della Resistenza italiana e della Rivoluzione cubana secondo principi di solidarietà, uguaglianza e fraterna collaborazione, motivo per cui abbiamo sempre ottenuto il patrocinio dell’Ambasciata della Repubblica di Cuba in Italia.
Ha organizzato e gestito 7 attività culturali in 12 mesi, tutte di successo in termini di pubblico e di copertura mediatica.
CONSIDERATO CHE
Oltre alle attività culturali, il circolo ANAIC Julio Antonio Mella ha formulato, secondo le proprie disponibilità e conoscenze, insieme ad enti ed istituzioni, proposte per il rilancio turistico di interesse sociale e culturale e formazioni pre e post universitaria per giovani cubani nell’ottica della cooperazione allo sviluppo.
Ha promosso scambi fra Italia e Cuba sotto il profilo della cooperazione tecnica, scientifica, economica e culturale, partendo proprio dal patto di amicizia tra Ostia e l’Havana de l’Este (voluto e siglato dal compianto ex Presidente di circoscrizione Massimo Di Somma e ripreso poi anche dal Presidente Paolo Orneli il 24 febbraio 2001 alla presenza dell’ex Ambasciatore S.E. Maria de Los Angele Florez Prida accompagnata dal console Pena Gonzales).
Il 12 luglio, proprio a questo fine, si è svolto presso l'Ambasciata un incontro con Federbalneari, Pro-Loco Ostia Mare di Roma e Municipio Roma X, presente anche il Presidente Marco Papacci, oltre a Madelén González-Pardo Sánchez consigliere affari turistici per l'Ambasciata, in cui si è proposto: l'istituzione di corsi gratuiti per 50 ragazzi cubani presso la gloriosa e benemerita Società Nazionale di Salvamento (nata nel 1871 e membro registrato - full member - della I.M.R.F. International Maritime Rescue Federation - ex International Lifeboat Federation); l'istituzione di borse di studio da concordare per il corso di laurea in Ingegneria delle Tecnologie per il Mare ad Ostia dell'Università degli Studi Roma Tre; il gemellaggio tra Ostia (Secche di Tor Paterno) e l’Isola della Gioventù, su cui abbiamo insieme puntato con l'evento CubIta Festival; La partecipazione collettiva alla 38° edizione della FIHAV (Fiera Internazionale de l’Avana) che di solito si tiene a novembre; la verifica delle opportunità turistiche e commerciali per promuovere le imprese del Municipio X.
CONSTATATO CHE
In data 7 marzo 2023, il circolo ANAIC Julio Antonio Mella ha inviato al Direttivo Nazionale una lettera (condivisa poi nella chat dei Segretari), con le proprie considerazioni politiche sull’evento di Mariela Castro Espin, circa il mancato coinvolgimento negli aspetti organizzativi e di comunicazione che hanno messo in difficoltà il Circolo e la sua partecipazione fattiva, senza ricevere però alcuna risposta da parte del Presidente, se non accuse gravi, da parte di alcuni Segretari, di "scorrettezza" e "inesattezze" senza alcun intervento di moderazione da parte del Presidente Marco Papacci (la 'colpa' sarebbe stata quella di aver sollecitato una riflessione collettiva, che quindi non è mai avvenuta).
Il 22 marzo abbiamo fatto presente al Presidente il nostro stupore circa il silenzio generale calato nelle settimane precedenti la ricorrenza della morte di Julio Antonio Mella il 25 marzo (celebrato in tutta Cuba perché uno dei giganti ispiratori della Rivoluzione del ‘33). Nessuno, a parte Antonio della Corte, ha partecipato o risposto al nostro invito a celebrare la ricorrenza, nonostante il Circolo abbia prodotto un cortometraggio “Adelante!”, unico nel suo genere, su Mella. Nessuna condivisione da parte di ANAIC, in assenza di altro evento su una ricorrenza così importante per la Storia di Cuba. Lo stesso comportamento da parte del Presidente è stato tenuto nell’iniziativa del 9 marzo “nessuno come Eva” in occasione della giornata internazionale della donna, in cui abbiamo trattato la storia dei diritti delle donne cubane.
In data 9 giugno abbiamo chiesto che ci venissero forniti, per evitare malintesi, tutti i regolamenti/circolari in vigore, ai quali i circoli ANAIC devono attenersi. Non abbiamo mai ricevuto risposta, così come non abbiamo mai compreso quali regole vigano nelle gestioni delle chat whatsapp del nazionale e del regionale in cui si utilizzano, a nostro modesto avviso, criteri arbitrari e discrezionali alquanto fumosi e spesso contrari alla netiquette e dove per altro vengono pubblicate anche iniziative non di ANAIC da parte del Presidente. In particolare, per quanto riguarda la chat regionale, non solo colpevolmente non è mai stato nominato un coordinatore Lazio (nonostante le promesse del Presidente e due verbali di congresso e nonostante siano 4 i circoli nella Provincia di Roma), ma addirittura non abbiamo compreso con che criterio siano state inserite le persone nella chat regionale (visto che non è riservata solo ai Segretari) e il perché non sia stata accolta (perché mai abbiamo ricevuto risposta) la nostra richiesta di inserire nella chat la nostra responsabile della comunicazione. Eppure è stato anche messo a verbale del CDN di maggio la richiesta di intensificare le relazioni con il territorio (fino ad oggi, per quanto di nostra conoscenza, inesistenti) e nonostante da un anno avessimo chiesto e dato la massima disponibilità a condividere risorse e mezzi, umani e non, tra i circoli del Lazio e proposto iniziative come, ad esempio, l'istituzione delle tessere onorarie.
Il 19 giugno abbiamo ricevuto una lettera indirizzata ai Segretari di Circolo in cui si chiedeva, per le ore 12 del giorno successivo, di inviare l’elenco dei partecipanti all’incontro dell Presidente della Repubblica di Cuba, Diaz-Canel, con il mondo della solidarietà, sottolineando: “gradita la presenza significativa dei circoli romani”. Abbiamo mobilitato il circolo e mentre attendevamo che venissero accordati a 6 persone i permessi di lavoro, alle 10.37 del 20 giugno il Presidente Papacci comunicava che la lista era chiusa. Non è stato riservato nemmeno un posto al Segretario ANAIC Julio Antonio Mella in rappresentanza del Circolo. La visita di Diaz-Canel a Roma, l’evento forse più importante in assoluto da anni e che viene pianificato con largo anticipo, non è stato gestito nei tempi e nei modi adeguati e nel rispetto delle rappresentanze. A prescindere dal fatto che non è stato pianificato alcun comitato di accoglienza al suo arrivo (come invece avviene in tutti gli altri Paesi del mondo), che non c’è stato alcun coinvolgimento almeno dei circoli ANAIC romani (per quanto di nostra conoscenza), è stato davvero sorprendente sapere che il criterio interno utilizzato per l’incontro con il Presidente Diaz-Canel sia stato quello dei “mejo posti” per parenti e amici degli amici.
Alla fine di giugno è stato chiesto di produrre un filmato per la campagna “Tsunami contro il blocco a Cuba e contro l’imperialismo.” Il video (di 1min e 7 sec.), che ha raggiunto oltre 3.000 visualizzazioni su fb (al contrario dei video pubblicati sul canale youtube), è stato prodotto sulla base dei criteri indicati, stringenti solo per la durata. Era stato suggerito, in mancanza di idee, di farsi ispirare da quelli presenti sul canale youtube dedicato. Con la nostra esperta, a cui non mancano le idee, nonché responsabile della comunicazione, abbiamo deciso di produrre un video con i medesimi contenuti in termini di messaggio, ma utilizzando non i testimonial bensì la città di Ostia. Un video analogo è stato prodotto da una poetessa cubana e regolarmente pubblicato sul canale youtube di Europa per Cuba. Il nostro video è stato definito “fuori formato” e mai condiviso da ANAIC Nazionale, pur essendo stato giudicato "un bel video". Abbiamo cercato di sostenere le nostre ragioni comunicative suffragate dai numeri, ma inutilmente. Il Presidente Papacci non ha nemmeno voluto ascoltarle.
A fine luglio, prima e durante l'evento CubIta Festival, siamo stati accusati di fare un “omaggio a Cuba per uno che è scappato”, cioè di essere fiancheggiatori degli anti-castristi. Il riferimento allo “scappato” era nei confronti di Tomas Milian, protagonista del film di Sansonna in proiezione la domenica alla presenza del regista. Con grande amarezza abbiamo dovuto prima rispondere, con documenti storici alla mano, alla gravissima accusa nella chat nazionale da parte di un Segretario senza che il Presidente, ancora una volta, intervenisse a moderare, ma addirittura lo stesso Presidente Papacci, presente all’inaugurazione di CubIta Festival il 21 luglio, ha ribadito di condividere la posizione del Segretario di cui sopra, mettendo in discussione la verità storica e il lavoro di ricerca del circolo ANAIC Julio Antonio Mella e accusandolo dunque di un fatto gravissimo. Inoltre, il Presidente Marco Papacci, in modo assolutamente inopportuno, visti il luogo e il momento, ha ingaggiato uno scontro in pubblico con il Segretario del circolo ANAIC Julio Antonio Mella. Sono dovuti intervenire i soci per chiedere al Presidente di rinviare i chiarimenti in un successivo incontro presso il Circolo, anche per l'inspiegabile rifiuto del Presidente Papacci ad ascoltare la versione dei soci del Circolo su fatti accaduti, per altro in sua assenza, con terzi, unici depositari, secondo il Presidente, della verità dei fatti.L'incontro con il Circolo era dunque divenuto urgente.
Il giorno 4 settembre abbiamo risposto all'invito alla cena per il 63° anniversario del CDR organizzata dall'Ambasciata e inoltrato dal Presidente Papacci in chat regione Lazio. Abbiamo declinato l'invito spiegando i profili etici del diniego e ricevuto dal Presidente risposte a nostro avviso stupefacenti nella forma e nella sostanza, risposte visibili nella chat anche da un membro del Comitato di Garanzia.
Il giorno 19 settembre, alle ore 11, il Segretario del circolo Julio Antonio Mella si è presentato presso l’Ambasciata della Repubblica di Cuba in Italia su richiesta dell’Ambasciatore, S.E. Mirta Granda Averhoff. Era presente, inaspettatamente, anche il Presidente Marco Papacci. Alla richiesta di non presenziare all’incontro, il Presidente ha testualmente dichiarato all’Ambasciatore, in presenza del Segretario, “La cosa sarà scalata ai massimi livelli perché questa persona non è gradita”, frase rivolta al Segretario del circolo ANAIC Julio Antonio Mella. Una frase molto grave, soprattutto se detta in ambito diplomatico. È stato fatto presente da parte del Segretario che si era da luglio in attesa di un incontro tra il Circolo e il Presidente e che le questioni ANAIC si dovevano discutere in ANAIC.
Il 25 settembre siamo stati costretti ad inoltrare al Presidente e all'Ambasciata, la lettera dell'Assessore al Turismo del Municipio X di Roma Capitale che lamentava il silenzio totale sulle proposte del 12 luglio in Ambasciata sopra esposte. Il Presidente Papacci in quella sede si era preso infatti l'impegno, in forma inspiegabilmente esclusiva e fuori da ogni regolamento, di verificarne la fattibilità, dopo aver messo peraltro in dubbio, durante la riunione, anche la veridicità del Patto di Amicizia. Non abbiamo mai ricevuto alcuna notizia da parte del Presidente.
Il 9 ottobre siamo venuti a sapere della commemorazione di Che Guevara a Roma dalla pagina facebook.Nessuna condivisione con il nostro Circolo.
VISTO CHE
Il 21 Luglio, durante CubIta Festival, il Presidente Marco Papacci aveva preso l'impegno di incontrare i soci del Circolo ANAIC Julio Antonio Mella subito dopo la festa nazionale di fine luglio e prima di ferragosto, ma non ha mai chiamato o scritto.
In data 20 settembre il circolo ha risollecitato via mail l’incontro, non con la “Presidenza” (termine utilizzato dal Presidente Marco Papacci), ma con il Presidente, senza ricevere risposta.
In data 28 settembre il Circolo ha sollecitato per la terza volta l’incontro con il Presidente, che ha finalmente risposto proponendo come data il 28 ottobre presso la sede di Milano ad oltre 600 km di distanza.
In data 30 settembre (dunque dopo i solleciti del 20 e del 28) abbiamo dovuto ribadire testualmente: “l’esigenza è nata dopo aver ripercorso l’iter delle nostre reiterate richieste di incontro politico e programmatico, sia in sede verbale che scritta da parte di tutto il circolo. Poiché il circolo ANAIC Julio Antonio Mella è ad Ostia (quartiere di Roma) e Lei, compagno Presidente, vive a Roma e lavora ad Ostia, la proposta di incontrare 32 soci sabato 28 ottobre a Milano non ci sembra esattamente una ‘ottimizzazione dei tempi’ (così definiti dal Presidente Papacci, ndr) e dei costi, tenuto conto che alcuni soci sono diversamente abili”.
Il Presidente ha negato, in questi mesi, persino di aver ricevuto nostre comunicazioni scritte e addirittura di essere stato presente il giorno 19 settembre in Ambasciata.
TRALASCIANDO CHE
Anche con l'ex Segretario, il compianto Franco Forconi, e con il Circolo ANAIC Julio Antonio Mella i rapporti erano tesi.
Con alcuni soci il Presidente ha avuto in passato comportamenti ai limiti della liceità
SI CHIEDE
Se i fatti di cui sopra (di cui si può fornire prova documentale) rispondono:
Allo Statuto di ANAIC.
Alle regole democratiche, alla prassi e alle consuetudini alla base dell’Associazione.
Ai principi ispiratori, agli scopi e alle regole di funzionamento di ANAIC e della sua democrazia interna.
Ai valori deontologici.
In fede
Il Direttivo
RISPOSTA DEL 'COMITATO DI GARANZIA' DEL 12 NOVEMBRE 2023
LA RISPOSTA DEL DIRETTIVO DEL 13 NOVEMBRE 2023
Gentilissima Presidente del Comitato di Garanzia ANAIC, Alma MASÉ,
Facciamo presente che, ovviamente, come previsto per legge, la lettera è firmata Il Direttivo perché è stata concordata con il Direttivo riunitosi il 14 ottobre c.a., come da Verbale (che alleghiamo alla presente) dove potrà apprezzare nomi, cognomi e cariche ricoperte.
Nonostante il Circolo Julio Antonio Mella abbia chiesto di visionare tutti i regolamenti senza ottenere risposta, per noi fa fede lo Statuto nazionale che non prevede alcuna modalità restrittiva per l'invio al Comitato di Garanzia e nemmeno cause di nullità o annullamento delle istanze. Facciamo altresì notare che addirittura non esiste neppure una mail protocollo del Comitato di Garanzia, come invece dovrebbe essere per trasparenza amministrativa (tant'è che non siamo riusciti nemmeno a recuperare la mail privata di tutti i vostri componenti), e che la nostra lettera è uscita dalla mail ufficiale del Circolo ANAIC Julio Antonio Mella, non da quella privata di qualcuno di noi, di cui il Segretario, Roberto Fraschetti, è responsabile. Di certo il nostro Segretario non si sarebbe mai permesso di inviare una lettera non concordata con i componenti del Direttivo e/o a loro insaputa. Per altro, essendo la lettera nella forma un esposto, le domande sono molto chiare e che potremmo così sintetizzare: Visti i FATTI elencati, si chiede se QUEI FATTI rispondano 1) allo Statuto di ANAIC; 2) Alle regole democratiche, alla prassi e alle consuetudini alla base dell’Associazione; 3) Ai principi ispiratori, agli scopi e alle regole di funzionamento di ANAIC e della sua democrazia interna; 4) Ai valori deontologici.
Tutte domande di prassi per dei probiviri, chiare nella forma e a risposta chiusa, rivolte all'organo dirigente preposto alla tutela dei principi ispiratori, degli scopi, delle regole di funzionamento di ANAIC, della democrazia interna e dell’attuazione delle disposizioni e delle regole dello Statuto. Al circolo serve avere una corretta interpretazione e attuazione delle norme ed eventuali regolamenti non in nostro possesso.
Domande dunque legittime e fondamentali, perché del Comitato di Garanzia, anche noto come collegio dei probiviri, la giurisprudenza ne sottolinea, citiamo testualmente, "anche una funzione consultiva, diretta ad esprimere pareri e consigli su richiesta di altri ORGANISMI (ad esempio, dell’assemblea, del presidente, del direttivo di un circolo ecc.)". Il Direttivo è appunto un organismo. Ed era dunque normale, nonché legittimo, che la firmasse il Direttivo dopo averla votata all'unanimità in assemblea, i cui nomi sono presenti nei verbali delle assemblee del Circolo. Dunque la lettera non può essere respinta per vizio di forma. Anche perché facciamo notare che tutti i verbali del CDN ANAIC inviatici, in calce presentano solo il nome del Presidente e del verbalizzante, senza alcuna firma autografa (che comunque per la loro validità dovrebbero essere depositate). Quindi riteniamo che sia più che sufficiente allegare il verbale del 14 ottobre, che ha effetto di legge e firmato dal Segretario di assemble e dal verbalizzante (che a questo punto, per evitare ulteriori perdite di tempo inutili, firmerà anche la comunicazione presente).
Per rimanere nella pedissequa rigidità della regole misconosciute, allora dovremmo ricordarvi che, come pubblicato sulla gazzetta ufficiale all'art.25, qualunque ricorso ai Probiviri dovrebbe essere inviato ad un protocollo che nel caso di ANAIC non esiste e che dunque la data di arrivo della nostra mail a indirizzi informali ma personali, costituisce anche la data di inizio del procedimento che termina dunque a fine mese. Nel caso in cui non dovessimo ricevere risposta nei termini dei 30 giorni (quindi il 30 novembre c.a.) procederemo a sottoporre i quesiti, secondo le regole gerarchiche degli atti amministrativi, all'organo superiore.
La giurisprudenza su questo punto è chiara: "qualora sorgano dubbi o controversie sull’interpretazione di norme dello Statuto e/o di regolamenti e direttive adottati ai sensi dello stesso, gli ORGANI (dunque il Direttivo in questo caso, ndr) o gli associati ne richiedono al Collegio dei probiviri l’interpretazione. La data di ricevimento dell’istanza costituisce anche la data di inizio del procedimento che si deve concludere entro 30 giorni".
(Seguono, per comodità, nuovamente la lettera originaria del 29 e il verbale in allegato).
Poiché non vediamo, nella Sua risposta, in copia gli altri componenti del Comitato di Garanzia a cui abbiamo inviato la lettera del 29 ottobre, Le chiediamo ancora una volta di girare la presente agli altri membri del Comitato di Garanzia di cui non sono reperibili gli indirizzi.
Certi di un Suo cortese riscontro in pieno spirito collaborativo per il benessere dell'Associazione, cogliamo l'occasione per porgere a tutto il Comitato i nostri migliori saluti.
AL COMITATO DI GARANZIA
Leggiamo, con forte imbarazzo, le Vostre ennesime lacune giuridiche contenute nella mail che ci avete inviato ieri.
Ci vediamo dunque costretti a inoltrarVi la medesima mail inviata anche via PEC il 16 marzo scorso al CDN.
Il Direttivo del Circolo ANAIC Julio Antonio Mella,
In riscontro alla raccomandata n.20093362766-0 del 05.03.2025, contesta integralmente il contenuto significando quanto segue.
Come è noto il Circolo Julio Antonio Mella ha già comunicato la propria posizione denunciando agli organi preposti, sia nel 2023 sia nel 2024, con prove documentali, reiterati comportamenti in violazione dello Statuto di ANAIC e del C.p.p. da parte del Presidente ANAIC, Marco Papacci.
Qualunque successiva determinazione del Comitato Direttivo Nazionale, così come qualsiasi asserito difetto comportamentale o statuario di cui si incolpa il Circolo ANAIC Julio Antonio Mella (per altro senza alcuna prova documentale), espressa con modalità, sotto il profilo formale e sostanziale, che non rispettino la Costituzione, la CEDU, leggi o norme a cui le APS sottostanno in questo Paese, ma soprattutto che vietino il diritto di critica e di difesa, non saranno accolti da questo Circolo, in quanto considerati l'ennesimo abuso di posizione di dominio sanzionato per Legge.
Si intima l'immediata cessazione di qualunque comunicazione e/o iniziativa autoritaria contro il Circolo Julio Antonio Mella, avvertendo che diversamente si agirà nelle sedi competenti per risarcimento dei danni conseguenti, compresa la rifusione delle competenze legali che il Circolo si troverà a dover inutilmente corrispondere per il presente e i successivi riscontri.
Il Direttivo del Circolo Julio Antonio Mella